Letture n° 20

Letture n° 20

Sembra un paradosso ma, da sempre, per credere alla realtà abbiamo bisogno di vederne una immagine. "Vedere per credere", un breve proverbio che si basa su una esperienza lunga. Le ombre della caverna platonica, i graffiti nelle grotte di Lascaux, la sindone, i dipinti, le fotografie sono i mezzi che innescano la nostra relazione con il reale. Mai una copia, semmai riproduzioni, manuali o automatiche, del reale che danno consistenza all'esistere. Sono le immagini, mute, a guardare noi; un simulacro che, nella sua fissità, ferma il tempo e limita lo spazio. E acquieta la nostra angoscia nei confronti della mutevolezza del vivere, epifania del morire. Le fotografie, in particolare, sostenute dall'oggettività della tecnica,  si pensa dicano davvero la verità. Eppure, nulla di più ingenuo di una fotografia! Per Barthes, al limite, sono un reale passato, una magia. Per Benjamin, la rivelazione dell'inconscio e per Berger una citazione. Con Flusser, l'autore - David Levi Strauss -  di questo denso libretto, Perché crediamo alle immagini fotografiche, edito da Johan&Levi, è convinto che la fotografia sia stata la prima manifestazione del futuro cibernetico dei media. La maggioranza delle immagini tecniche prodotte oggi non è affatto pensata per una fruizione umana, ma è finalizzata alla comunicazione tra dispositivi per  massicci trasferimenti di informazioni. Cambia radicalmente la nostra capacità di riporre fede nelle immagini tecniche, la nostra capacità di credere. E se si annulla qualsiasi distinzione tra verità e menzogna si finisce per non credere più a nulla. L'apparenza inibisce la volontà, la condizione per stabilire una relazione con le rappresentazioni. Risultato: straniamento e alienazione. Se non troviamo un modo di credere a ciò che le immagini ci mostrano, perdiamo la capacità di agire in società. L'autore, però, in una trattazione dilemmatica, non perde fiducia nel desiderio che ci lega alle immagini: "Qualunque forma assumeranno le immagini, noi non smetteremo di interrogarci su come e perché crediamo in loro".